Famoso detto latino

Va bene, va bene, 
faccio le foto nei bagni, 
E ALLORA?!

[ Polo Fibonacci,
bagno accanto all’aula C ]

Noia

[ Leon W. Couch II,
Fondamenti di Telecomunicazioni 
(che è un libro di Umberto),
Figura sul Trasmettitore OFDM, 
pag 361 ]

Biunivocità

Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l’imbecille,
mentre il contrario è del tutto impossibile

Non ho mai capito perché questa frase la citino sempre solo gli idioti.

Cosa è successo oggi 11/11/11 alle ore 11:11.

On air: Regina Spektor, Us
Io, in un laboratorio informatico di Pisa, stavo leggendo Introduzione alla probabilità, non capendoci niente.
Emilio Frassini, sempre a Pisa, in Borgo Stretto, stava inzuppando una macina in una tazza di thè caldo. Non era andato a lavoro per una leggera influenza, e in quel momento si stava godendo il piacere di essere malato.
Alice Solfrizzi, quindicenne di Siena, osservava i suoi ricordi dal finestrino del treno in movimento. Era la prima volta che marinava la scuola, ma ora che l’aveva fatto non ci trovava niente di così emozionante.
Francesco Del Vecchio osservava la sua Marina Di Campo completamente distrutta. Con la casa allagata e la macchina messa fuori uso dal corso d’acqua che pochi giorni prima aveva travolto la zona, pensava di essere fortunato ad essere sano. Si asciugava le lacrime, appena prima di riprendere la pala e continuare a pulire.
Annarita Martini, 63 anni di Caserta, aveva appena vinto la terza partita di Briscola contro suo nipote Federico, e stava pensando che adesso lo avrebbe fatto vincere.
Maria Chiara Giordano rileggeva i messaggi di Michele e piangeva.
Donato Bachini, 45 anni di Torino, ascoltava il suo dottore dirgli che no, quello che si evinceva (o una parola simile che Donato non capiva) dalle lastre non era affatto grave e che no, non era necessaria un’operazione, e che certo, se voleva poteva chiamare la moglie per tranquillizzarla.
Il professor Rugani spiegava in una scuola nel comune di Varese che per due punti passa una e una sola retta e che per un punto passano infinite rette; e Filippo Grimaldi scarabocchiava sul quaderno il suo nome, pensando che i punti da soli hanno infinite possibilità mentre quando sono in due devono seguire un’unica strada, e poi sorrideva perché si era accorto che stava pensando una cazzata.

Giovanni Astolfi si trovava all’anagrafe di Vicenza e firmava gli ultimi documenti. Di lì a poco suo figlio avrebbe ufficialmente assunto il nome con cui tutti lo avrebbero chiamato per tutta la vita: Felice, Felice Astolfi.

Giada Davini teneva per la mano Michela e le confessava che avrebbe tanto voluto un figlio, che lo avrebbe voluto biondo e con le lentiggini, ma che lo avrebbe amato anche se fosse stato moro o di qualsiasi altro colore di capelli, e sentiva le dita di Michela che si stringevano alle sue.

Amedeo Vannucchi, 23 anni di Messina, riponeva il telefono e tornava dentro le coperte dove i suoi sogni potevano finalmente riprendere.

Domande, #10


Credo che le risposte rendano saggi

ma le domande rendono umani




Sentivamo davvero la necessità
di un nuovo album di inediti di Laura Pausini?
Perché in Inghilterra la 29 è una 26?
Non è buffo
che in Italia il giornalista medio
sia un coglione?

Vero che
MDMA
sarebbe un magnifico nome per un gattino?
Vero? Vero?

Ma credete davvero
di potervi permettere
di tirarvela
così tanto?!

Vedere Shakespeare stuprato
su un palco, è un motivo sufficiente
per non andare più a teatro
per un mese?

Okay, sei svedese
e io non so nemmeno pronunciare
“Swedish” in inglese,
ma questo è un buon motivo
per non offrirmi la tua vodka alla menta?

Non voler sentire niente
riguardo all’alluvione di questi giorni
significa che sono un insensibile?
Devo davvero giustificarmi?

Silvio, ma ti dimetti o no?!

Riuscirò ad evitare di ascoltare i nuovissimi,
attesissimi, “bellissimi” 19 brani del Teatro degli Orrori?
Radio, avete pietà di me?

Quanta ansia può riuscire a calmare un Negroni?
Per quanto tempo?
Perché parlo solo di alcool?
NON SONO UBRIACO (vero?)

Come si sta
a non dover tenere a bada un innamorato?
Come si sta
a non avere nessun immaturo tra i piedi?
Come si sta
a non doversi curare di chi ha bisogno di te?
Una vita perfetta è
davvero
così perfetta, ora?
On air: Florence + The Machine, All this and heaven too
(è o non è una signora canzone? Cristo, lo è o no!?)

Opinioni

Qualche settimana fa,
sulla porta dell’aula A.

Robyn, “Be mine!”

“E ce la fo” di Duccio Vernacoli

Solitamente non sono molto campanilista, però questa versione di I will survive è qualcosa di divertente. Non è che c’è qualcuno che ha la canzone completa? In rete non la trovo…

P.S. Se non avete voglia di ascoltarvi tutti i discorsi introduttivi nel link che ho messo, andate direttamente al minuto 1:21, la canzone parte da lì!

Lean on me

Sometimes, in our lives
We all have pain, we all have sorrow
But, if we are wise
We know that there’s always tomorrow

Lean on me, when you’re not strong
And I’ll be your friend, I’ll help you carry on
For, it won’t be long
Til I’m gonna need somebody to lean on

Please swallow your pride
If I have things you need to borrow
For no one can fill
Those of your needs that you won’t let show

You just call on me brother when you need a hand
We all need somebody to lean on
I just might have a problem that you’ll understand
We all need somebody to lean on

Lean on me, when you’re not strong
And I’ll be your friend, I’ll help you carry on
For, it won’t be long
Til I’m gonna need somebody to lean on

You just call on me brother when you need a hand
We all need somebody to lean on
I just might have a problem that you’ll understand
We all need somebody to lean on

If there is a load
You have to bear, that you can’t carry
I’m right up the road
I’ll share your load if you just call me
Call me if you need a friend
Call me … 


It won’t be long
Til I’m gonna need somebody to lean on, lean on, lean on



I’m gonna need somebody to lean on.