– un ananas
– un cugino di campagna
– Riccardo Cocciante
– una palma
– una di quelle spugnette a forma di corista gospel afroamericana la cui chioma serve per lavare i piatti, ricordo che la trovai a Londra nel 2011 in uno di quei mercatini hipster e la regalai a un caro amico convinto di aver fatto un acquisto molto originale prima di scoprire che la vendevano in ogni cinese
– altro cugino di campagna
– Orietta Berti ai tempi d’oro
– Orietta Berti oggi
– il pennello per il fard
– uno spazzolino da denti dopo dieci mesi di utilizzo
– quanti sono, di preciso, i cugini di campagna?
– Willy il Coyote dopo essersi avvicinato per sbaglio a una botte di dinamite che lui stesso ha posizionato per catturare Beep Beep che poi io ho sempre tifato per te altro che quel pennuto saccente e antipatico che non a caso è blu come il logo di Twitter ma se ti fai esplodere voglio dire sei proprio scemo
– Crystal Methyd out of drag
– Simba
– Strega Varana
– sono sulla pagina wikipedia dei cugini di campagna, è pazzesca, cioè ma lo sapevate che avevano pure un tour rimandato a causa del coronavirus
– un porro
Vorrei tanto rivedere la faccia rassicurante di un barbiere, ma ancora di più vorrei rivedere la mia famiglia, che però è in un’altra regione, e Giulino, che è in un altro Stato, e i miei amici, che sono sparsi un po’ ovunque ma tanto non sono considerati affetti stabili dalle regole che ci sono state imposte. Certo, potrei fare il furbetto e imbrogliare, ma non lo farò per un principio talmente elementare che mi ha insegnato mia mamma e dovrebbe essere comprensibile a chiunque, e il principio si chiama: “Se tutti facessero così…”
Ebbene, me li taglierò da solo facendo un disastro epico, oppure finirò per assomigliare a un ananas. Che comunque è il mio spirito guida: sta sempre in piedi, porta la corona, ed è spigoloso fuori ma dentro dolcissimo.
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