• Femminismofobia

8 NOVEMBRE 2017
Cose che penso

La cosa più sbagliata che faccio ogni giorno, a parte dimenticarmi della frutta che compro che poi va a male, è leggere su Facebook i commenti della gente in risposta agli articoli dei giornali. Oggi, sotto un link di Repubblica che riportava l’accusa di Meryl Streep a Dustin Hoffman, il quale si era presentato all’attrice palpandole il seno, ho letto: “L’uomo è sessista per natura”.

Capito? L’uomo è sessista per natura, quindi non è colpa dell’uomo se si comporta da maiale (anzi, da uomo, in questo caso), o se molesta una donna, o se la violenta. È che, poverino, lui risponde alle provocazioni a causa dell’istinto naturale e sessista che ha insito in sé.

Ora, mi rendo conto che fare il processo ai commenti della gente non è sano. Non porta da nessuna parte, non è nemmeno interessante, e forse la sopravvaluto un po’, questa gente, se trovo necessario rispondere ai suoi commenti (peraltro facendogli da cassa di risonanza).

A volte però da questi commenti si riesce a capire qualcosa sul modo in cui ragiona la gente. Certa gente, magari, che tuttavia ha il diritto di voto.

Vado avanti, e trovo altri commenti, stavolta fatti da persone più brillanti, meno medioevali, e in qualche modo trovo che la persona che li ha esternati sia in grado di ragionare (almeno rispetto a quello del sessismo per natura, dai). Sono una serie di battute del tipo “Le Sabine hanno denunciato il Ratto“, o “Il cavallo ha accusato di molestie Cicciolina“, eccetera eccetera.

Premessa: questi commenti mi hanno fatto ridere. A me piace ridere, se una cosa mi fa ridere e non offende nessuno, anche se riguarda un argomento serio. Se rinunciamo all’ironia non è che andiamo molto avanti, anzi.

Dopodiché penso che l’obiettivo di questi commenti non sia solo quello di strappare una risata o di sdrammatizzare. Andando in profondità, credo che questo tipo di commento serva a sminuire il problema delle molestie, a rendere tutta questa storia dell’abuso di potere una farsa, screditarla, annacquarla (Stranger Things docet).

E allora mi chiedo perché. Perché qualcuno vorrebbe mantenere la situazione per cui è normale che gli uomini ottengano il sesso esercitando la propria posizione e il proprio potere? A chi fa paura che le donne siano più forti di prima? Chi teme un mondo in cui le donne hanno parità di diritti e trattamento rispetto agli uomini?

Ho deciso che darò loro un nome. Li chiamerò femminismofobi e femminismofobe.

La femminismofobia è dire che il femminismo è di moda, per esempio. La femminismofobia è dire che il femminicidio non esiste, è solo omicidio. La femminismofobia è dire che “questa cosa delle violenze ci sta un po’ sfuggendo di mano”. Certo, sta sfuggendo di mano: finalmente.

Roba affine
7 commenti
    • Rossana
      Rossana dice:

      Perché oltre al crimine indica il “movente culturale”, da ricercare nel maschilismo. Una donna uccisa in una sparatoria non è femminicidio; una donna uccisa dall’ex fidanzato che ancora la considerava una ” cosa di sua proprietà ” sì.

  1. Alisa
    Alisa dice:

    Ho appena letto i commenti sotto all’articolo di Repubblica sulla ragazza stuprata a Bologna. Penso sia meglio se ora vado a comprare un altro kg di kiwi.

    Rispondi

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