Buongiorno amiche, e benvenute nella mia cucina! Oggi voglio insegnarvi una ricetta antica ma sempre di grande effetto, in grado di portare sulle vostre tavole quel retrogusto di terrore che tanto piace alle famiglie tradizionali ed eteronormative.
Si tratta dell’omofobette.
Dopo aver visto il video, forse ti sarà venuta voglia di saperne di più: omofobia, bifobia, transfobia? Che cosa sono queste brutte parole? Si mangiano?
Quando incontrate una parola che non conoscete, non dovete sentirvi ignoranti: la maggior parte delle volte basta googlarla per farsi un’idea più precisa di cosa significa. Ma potrebbe restarvi ancora qualche dubbio. E allora chiedete, non c’è niente di male, e se lo fate con rispetto potreste perfino farvi un nuovo amico.
omofobia
paura dell’omosessualità, odio nei confronti degli omosessuali. Secondo un documento molto importante scritto dal Parlamento europeo nel 2006, l’omofobia si manifesta nella sfera pubblica e privata sotto forme diverse, quali discorsi intrisi di odio e istigazioni alla discriminazione, dileggio, violenza verbale, psicologica e fisica, persecuzioni e omicidio, discriminazioni in violazione del principio di uguaglianza, limitazioni arbitrarie e irragionevoli dei diritti, spesso giustificate con motivi di ordine pubblico, libertà religiosa e diritto all’obiezione di coscienza.
omofobia interiorizzata
quando è proprio una persona omosessuale ad accogliere dentro di sé, inconsapevolmente, tutti i pregiudizi, le etichette negative e gli atteggiamenti discriminatori, di cui è vittima
bifobia
avversione ossessiva nei confronti delle persone bisessuali
transfobia
avversione ossessiva nei confronti delle persone transgender
Adesso che sappiamo il significato di queste parole, forse vorrete sapere qualche numero in più, per capire meglio di che situazione stiamo parlando. Eccoli:
- nel 2020 sono 68 i Paesi in cui l’omosessualità è reato. Significa che se sei gay e ti scoprono puoi rischiare di finire in prigione o di essere condannato a morte
- da un recente sondaggio dell’Agenzia per i diritti fondamentali è emerso che il 40% delle persone LGBTI intervistate si è sentito vittima di discriminazione e violenza, anche in situazioni comuni come al bar, al ristorante o sul luogo di lavoro
- nella classifica 2020 della situazione dei diritti umani di persone LGBTI, l’Italia è al 35esimo posto su 49 stati europei
Non mi resta che augurarvi buon appetito, e una buona giornata internazionale contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia.
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