Domande, #2

“Credo che le risposte rendano saggi, 
ma le domande rendono umani”

Una mela al giorno toglie davvero il medico di torno?
Ma se ne mangio due, vale anche per il giorno successivo?
O peggio: ne annulla l’effetto?
L’allontanamento del medico
è proporzionale alla quantità di mela ingerita?
Se mangio mezza mela, devo aspettarmi un lieve raffreddore?

E’ preferibile stare in un laboratorio deserto
o in una biblioteca semi piena dove non ti salutano?

Perché la regina Grimilde non si accorse che il cuore
portatole dal cacciatore era un cuore di cinghiale?

La mia amica Giuli, che studia anatomia,
avrebbe saputo riconoscere la differenza?
Se ci fosse stata Giuli al posto di Grimilde
la favola sarebbe andata diversamente?
Giuli avrebbe avuto bisogno di avvelenare una mela?

Quanto costa una possibilità?
Se è vero che il prezzo per concederla
è alto in termini di tempo, seccature, responsabilità,
non è altrettanto cospicuo il guadagno?

Resistere più di un mese senza avere l’armadio è possibile?
Che differenza c’è tra questa prova e il test di Cooper?
A Guantanamo ci sono gli armadi?

I gatti non sbucciano le mele: perché non le gradiscono
o perché non sono dotati del pollice opponibile?
(sì, oggi c’ho il pallino delle mele, abbiate pazienza…)

Perché non funziona la accept()?
A cosa serve una accept()?
Ma soprattutto: che cazzo ho fatto io alla accept()?
Ce l’ha con me? In che modo posso farmi perdonare?

Esiste un legge naturale
che impone ai fogli di brutta
di scomparire nel momento del bisogno?

E’ giusto cambiare l’importanza delle proprie ambizioni
solo perché quella al primo posto è sempre più irrealizzabile?


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