Aggiornamenti vari senza titolo simpatico
/15 Commenti/in Cose che mi succedono/da Alessandro Bianchi– una persona a cui voglio tanto bene sta un pochino meglio e la andrò a trovare presto
– sapere che Alice Rohrwacher, che ha fatto la mia stessa scuola, ha vinto il Grand Prix al festival di Cannes
– per puro spirito culinario e scientifico ho sperimentato la pomodonara (marchio registrato da me), cioè la carbonara coi pomodorini al posto della pancetta, e ho scoperto che è praticamente un orgasmo
(se questo post inspiegabilmente vi dovesse suggerire vignette o disegnini, mandatemeli che li posto molto volentieri!)
Ho visto omosessuali che voi umani non potete neppure immaginare
/18 Commenti/in Roba LGBT/da Alessandro BianchiUna questione privata tra me e RTL
/18 Commenti/in Cose extra/da Alessandro BianchiScartavetrare, o Un’altra metafora didascalica
/16 Commenti/in Cose che penso/da Alessandro BianchiOra, ve la farò breve e nel modo più scientifico possibile. Gli armadi che si comprano nei mobilifici sono già verniciati. Questo significa che una seconda vernice difficilmente aggrapperà sulla prima (“aggrappare” è un termine tecnico che mi ha insegnato mio nonno). Ma poiché sono clamorosamente cretino, mi sono detto: Pfui, figurati se non aggrappa. E ho iniziato a spennellare con fare furbesco e impavido. Il risultato è stato che non appena ho provato a usare il gesso, questo si è portato via lo strato più superficiale di lavagna, proprio lì, in corrispondenza del solco.
È così che ho iniziato a scartavetrare. La carta abrasiva non è un oggetto semplice da gestire: non è ottimale se non premi in modo omogeneo sulla parte che passi. Pieghi il rettangolo che ti serve, quindi, e poi cominci a tracciare dei cerchi sulla superficie, e continui così finché non hai terminato di scartavetrare tutta l’anta. Non è un procedimento impossibile, ovviamente, ma bisogna farlo in modo accurato, bisogna faticare un pochino, o rischi che nemmeno la prossima volta la vernice aggrappi. È un po’ così con tutto, mi sa, o almeno questo era quello che pensavo mentre muovevo le dita in senso orario. A volte prima di costruire bisogna radere al suolo le rovine per ritrovare il vero terreno. Aggiungere soltanto non fa altro che inspessire lo strato della maschera.