L’uccello

Sorrido pensando a quanti di voi siano arrivati qui attratti dal titolo ambiguo. Sorrido un po’ meno pensando a quanto spam riceverò per lo stesso motivo: è un periodo che sono sommerso da commenti del tipo clicca qui e allarga il tuo pene! o anche Foto di Britney hot a questo link o anche vagina, vagina, vagina, clicca e vedrai la vagina! che mi sono sempre domandato come fa la gente a cascarci: voglio dire, se un tizio per strada mi viene incontro urlando BISCOTTI GRATIS a me sorge il dubbio che sia tutto un bluff.
Invece no, l’uccello del titolo è un vero volatile. Stamani mi sono svegliato – se così si può definire il mio cadaverico alzarmi e dirigermi verso la cucina – e ho sentito dei rumori. Tipo un TLOC, ripetuto a intervalli irregolari. Ho guardato la finestra e ho visto che un aggeggio colpire la finestra. Non avendo gli occhiali ed essendo io leggermente tendente al catastrofico, ho pensato subito ad una bomba. Poi, osservando meglio, ho capito che era un uccellino. Aveva le ali nere e il petto bianco e giallo – posso descrivervelo così minuziosamente in quanto ho avuto modo di guadarlo parecchio, visto che se ne stava lì a reiterare il suo sbatacchiare contro la finestra.
Guarda che c’è il vetro, scemo – gli ho fatto io – ed è infrangibile – ho aggiunto, cercando di alleviargli il dolore distruggendo sistematicamente tutte le sue speranze.
Non so se mi conoscete, ma io ho questa pessima abitudine di dover trovare allegorie dietro ogni cosa. Che da una parte mi fornisce inquietanti spunti per il blog, ma dall’altra mi riempie la vita di seghe mentali. Ad ogni modo, non ho potuto fare a meno di chiedermi cosa potevo capire da quell’uccellino tonto che cercava di entrare dalla mia finestra. A cosa potevo associarlo.
All’inizio ho pensato a quello che avrete pensato sicuramente anche voi, ovvero, nell’ordine: Angry Birds, Gli uccelli di Hitchcock, Moana la dà a tutti, La metà oscura di Stephen King, e il quadro che si delineava era chiaro: morte certa entro le sette.
Poi ho capito. Mary Poppins.

( minuto 0:52 )
Ho ragione, vero? O morirò entro le sette?
19 commenti
  1. mgg64
    mgg64 dice:

    Non so se proprio alle sette. Avresti dovuto contare quanti colpetti dava l' uccello..ehmm scusa..così e` ambiguo..si insomma quante volte ha battuto sul vetro? 19? E allora si morirai alle 7. Addio.

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  2. Olòrin
    Olòrin dice:

    o l'uccellino che si posa sulle mani di Biancaneve in Once Upon A Time…quello tutto blu…è carinissimo…e lei che fa "se qualcuno vi ama davvero, prima o poi vi troverà…"

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  3. Gatto
    Gatto dice:

    io una volta ero al telefono con la Winter e uno stronzo d'uccello m'ha fatto lo stesso scherzo sul vetro della finestra e le vibrazioni prodotte erano simili al fragore di terremoto (da Marchigiano sono esperto…) e ho rischiato di farmela sotto…

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  4. CB
    CB dice:

    Voto anche io per la cinciallegra, diventano impavide quando sono affamate. Puoi provare a lasciarle qualche noce spezzettata o semi di girasole o arachidi, ne vanno pazze ed è uno spettacolo osservarle becchettare mentre tu cerchi di rianimarti a suon di caffè.

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