Sto diventando irritante con questa storia della grammatica

On air: Ladytron, 
Esempio #1
Stanotte ho sognato che accoltellavo uno perché sbagliava a usare piuttosto, che vorrei ricordare significa invece, e non oppure. È di vitale importanza, se vi sto sognando. O se un celiaco vi sta chiedendo il riso piuttosto che la pasta.
Esempio #2
Ero in treno con dei miei amici. Avevo bevuto un pochino, e le rare volte in cui l’alcool mi fa effetto non riesco più a controllarmi. Solo che invece di spaccare tutto e mandare messaggi agli ex come fa qualsiasi ubriaco normale, io mi sono messo a spiegare quando ci vuole la i in parole come ciliegie o schegge. 
Lo so, sono un dito in culo.
( che al plurale è dita in culo, non diti. Grazie )

44 commenti
  1. Cristina
    Cristina dice:

    ahahahahahaha… io stanotte ho sognato che litigavo con mia sorella e appena ho aperto gli occhi avrei voluto picchiarla ma mi sono trattenuta. valle a spiegare che l'accusavo per qualcosa che non aveva realmente fatto 😀

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  2. Clyo
    Clyo dice:

    Salvo rare eccezioni, che non mi vengono in mente, tutte le parti del corpo che al singolare sono maschili, al plurale diventano femminili.Con le ciliegie faccio casino…

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  3. Ale [Tredici]
    Ale [Tredici] dice:

    @SerenaNéve, chiaramente! Però devo ammettere che sulla dizione di solito ho qualche problemino…@ClyoAllora, è facile: la regola base è che se c'è una vocale prima della c/g allora al plurale ci va la i (esempio: ciliegia -> ciliegie); se invece c'è una consonante prima della c/g allora niente i (freccia -> frecce). Poi ci sono le eccezioni, parole che vanno bene in entrambi i casi, ma se rispetti la regola non sbagli :)Oddio, ho scritto tutto questo e non sono neppure ubriaco!

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  4. Laila Bloom
    Laila Bloom dice:

    Da un'altra che è irritante quanto a grammatica, mi sono stupita molto la prima volta che ho sentito usare "piuttosto che". Devo confessarti che non è un uso sbagliato!

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  5. Dracoo
    Dracoo dice:

    Ricordo con precisione quando mi hai ripreso per come uso "piuttosto che". Avrei voluto strozzarti!Ma ho appena letto uno sproloquio di un'accademica della Crusca che ti dà ragione…Non farci l'abitudine!

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  6. Niko46
    Niko46 dice:

    Io sono per un approccio più contestuale dell'italiano, benché non sia una lingua di tal fatta; sono del parere che, più di ogni altra cosa, la lingua sia in continua evoluzione e quindi non ci si deve arroccare su determinate regole scritte… almeno fino a quando non si travisa completamente il significato di una parola, e quindi di una frase.Non ho mai rotto le scatole a nessuno per come usa "ovvero" e nemmeno per "piuttosto". Gli arcaismi sono tali perché cadono in disuso ed è giusto che una parola, senza essere stravolta, faccia il suo corso. Mentre ho sempre rotto le palle al mondo intero sulla pronuncia (come m'incazzo con la gente che non sa usare correttamente gli accenti nelle parole… divento una furia), fosse per me nelle scuole andrebbe insegnata, assieme alla grammatica, la fonetica (che è più importante della dizione), almeno la si pianterebbe di "profanare" la propria lingua…

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  7. Margherita
    Margherita dice:

    ale! vorrei un tuo sommo parere su chi usa ripetutamente "nel senso che". superfluo ma non scorretto, come sostengo io? o fastidioso, come sostiene mia-amica? grazie, XOXO(lo stile dovrebbe essere quello delle lettere a cioè)

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  8. Tiz
    Tiz dice:

    Secondo me la cosa davvero fastidiosa è che la lingua italiana è piena zeppa di regole assolutamente imbecilli, eccezioni inutili e regole vetuste. Le i nelle parole ingannevoli, tipo scienza, ciliege ecc sono solo rimasugli etimologici di cui francamente si potrebbe fare a meno e che stanno al loro posto solo per creare problemi, come l'appendice dell'intestino.Se dipendesse da me, io farei un bell'aggiornamento dell'italiano scritto sovvertendo tutte le regole e rinormalizzandole a dei parametri standard, uguali per tutte le parole che si pronunciano nello stesso modo. Una cosa positiva sarebbe anche ripensare un po' alle lettere dell'alfabeto e fare come i greci, che avevano 7 vocali (come noi, solo che noi ne pronunciamo sette e ne scriviamo cinque, senza senso).Questo per dire che se non è raro trovare persone che scrivono in italiano in modo sbagliato, secondo me dipende più dal modo vagamente assurdo in cui si scrive nella nostra lingua (con le sue mille eccezioni, casi particolari e compagnia cantante) che dall'ignoranza generalizzata.

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  9. Ale [Tredici]
    Ale [Tredici] dice:

    @DracooTi ricordi quando ti ho ripreso per come usavi "assolutamente sì"? Lì però avevi ragione tu. Uno a uno, ok?@NikoSulla pronuncia avrei notevoli problemini anch'io, in effetti.P.S. Io non sono contro l'evoluzione della lingua, anzi. Il problema è che "invece" è quasi il contrario di "oppure", non si può modificare il significato a piacimento. O i celiaci moriranno 🙂@MargheritaDevo confessarti che questo blog, prima di chiamarsi Zucchero Sintattico, si chiamava "Nel senso", perché io ero solito dirlo in tutte le frasi, e sì: ero molto irritante 🙂

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  10. Ale [Tredici]
    Ale [Tredici] dice:

    @TizPer quanto il tuo tono sia stato più da maestrino del mio, il che è tutto dire, voglio risponderti con calma perché il tuo pensiero è espresso molto chiaramente.Innanzitutto devo ammettere che sì, ci sono un sacco di eccezioni e regole che sono esagerate e che complicano tutto. Molti rimasugli etimologici, come dici giustamente tu. È anche vero che tutto ciò contribuisce alla complessità della nostra lingua, che è meravigliosa. È meraviglioso il modo con cui puoi far suonare le frasi, è meravigliosa la possibilità di poter combinare praticamente tutte le parole, senza troppe imposizioni sintattiche. Quello che voglio dire è che discorsi del tipo "se dipendesse da me", o anche "farei come i greci", hanno senso fino a un certo punto. Perché se vuoi la lingua più comoda o più perfetta, ti prendi l'inglese, o l'esperanto, o quelle cose lì. Infine, permettimi un ultimo appunto: è troppo facile dire che è colpa dell'italiano a essere troppo complicato. Non solo: ma non mi sembra che ci sia tutta questa sensibilità da parte delle persone. Qualcuno si sente forse ignorante quando sbaglia l'italiano? Io forse, che quando sbaglio mi chiudo in camera per dieci giorni. Ma la maggioranza delle persone no. Non solo, ma nessuno nemmeno le corregge. Quindi dai, smettiamola di difendere gli sgrammaticati: non vorrei che i "conservatori" della lingua iniziassero a passarci da carnefici, quando quelle che dovrebbero essere le vittime continuano a scrivere e a parlare come vogliono.

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  11. Niko46
    Niko46 dice:

    @ AleOddio, che l'inglese sia la lingua perfetta, lasciati dire che è un parere estremamente opinabile XDSemplice (al limite del demenziale, per questo non mi riesce di impararla :-P) si, ma perfetta… Io le preferisco di gran lunga l'italiano dove per ogni situazione c'è una specifica parola o frase da dire, non che una parola ha mille significati a seconda del contesto… suvvia XDSu "invece" e "oppure" sono concorde… però è un caso limite; quantomeno a me, non è mai capitato di trovare gente che li usi come se l'uno fosse sinonimo dell'altro, in tal caso, pure io, probabilmente, li bacchetterei. Celiaci o meno.Piuttosto (XD), io ho la fissa del "a me mi", appena lo sento, a prescindere da tutto – anche dal discorso che stava facendo -, lo correggo al volo… scatenandomi addosso ire di ogni genere…

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  12. Ale [Tredici]
    Ale [Tredici] dice:

    @NikoEheheh non mi fraintendere, anch'io preferisco di gran lunga l'italiano o all'inglese 🙂 Il mio discorso era un altro…Non hai mai sentito qualcuno usare "piuttosto che" al posto di "oppure"? Sei un ragazzo fortunato 🙂

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  13. Mareva
    Mareva dice:

    La mia libreria è colma di prontuari di grammatica, libri di linguistica, saggi sulla punteggiatura e via discorrendo. Di "diti" in culo siamo almeno in due!

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  14. mariantonietta
    mariantonietta dice:

    la mia prof di italiano delle scuole medie diceva che il plirale di dito è dita, ma che se appartengono a persone diverse sono diti. non ho mai approfondito…pure io odio il "piuttosto che" invece "o", mi irrita, ma forse l'ho usato qualche volta.

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  15. Amleto
    Amleto dice:

    Credo che lo abbia detto per sbaglio una presentatrice della TV, è la lei la causa di tutto. E' importante parlare e scrivere bene, io cerco di sforzarmi, ovvero di non commettere errori, spero che il risultato sia udibile e visibile agli altri. Io di solito dico invece o rispetto… Il secondo sarà giusto!? Buona serata Ale ^_^

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  16. mgg64
    mgg64 dice:

    Meno male che non abiti vicino a me…saresti entrato con una sciabola in mano più di una volta, ti assicuro…(o maronna m'è venuta na paranoia a scriverti…ho avuto l'ansia come a scuola!)

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  17. Scix
    Scix dice:

    ahahah fantastico!!!a me è successo preparando letteratura contemporanea di fare sogno strani..cioe ero in dormi veglia e nel mio letto frugavo fra le lenzuola alla ricerca dell'ESSENZA DELL'UMORISMO PIRANDELLIANO. non dire nulla ti prego…

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  18. kovalski
    kovalski dice:

    ….boha me compare verde scurocon caratteri nerileggerti è come cercare il bosone di higginssperare che qeulla lettera si trovi in quella posizione dello schermo 🙂

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  19. raffaella
    raffaella dice:

    Ah,ah,fantastico. Sembra che ultimamente se non infili almeno un "piuttosto" in un discorso non sei per niente "in" ma piuttosto "aut"! E che mi dici del "socializziamo" un argomento. Ma che voui socializzare, semmai condividere.Comunque direi che somigli ad un gatto nero appiccicato ai genitali, ma adoro i gatti neri!Tornerò da queste parti.Rafafella

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