Armadio 2.0

Riassunto delle puntate precedenti: la sera del 24 Dicembre 2009, praticamente due anni fa, finisco di rendere il mio armadio un’opera d’arte. Non erano passate nemmeno otto ore che un fiume entra dentro casa mia senza chiedere il permesso, e tra le cose che ha danneggiato c’era anche il mio armadio-capolavoro. Potete trovare delle foto in fondo al post che vi linko qui, se vi interessa. 
Quando i miei ordinano l’armadio nuovo, io dico loro di non spenderci soldi e prendere il più scacioso di tutti, perché ci avrei di nuovo elaborato sopra qualcosa. Inciso: “scacioso” è un vocabolo appartenente a una terminologia prettamente tecnica e non mi aspetto che tutti la afferrino.
Caso vuole che mi sono trovato a stagliuzzare, scotchare e progettare proprio il 24 Dicembre. I miei lettori più sensibili saranno già esplosi in un poderoso Mavaaaa! e io metto subito le mani avanti: non l’ho ancora finito. Anzi, diciamo che l’ho semplicemente iniziato.
( mia sorella può testimoniare che l’ho fatto io, visto che è venuta a vedermi mentre ero all’opera. Tra l’altro ho sfruttato l’occasione per farle sviluppare una cultura sulla trash music, dato che mentre lavoravo avevo avviato la playlist trash che comprende perle come T’appartengo di Ambra Angiolini, Give a little mmh to me di Amanda Lear e Baratto di Renato Zero. Non conosceva nessuna di queste, ma ho provveduto, e quando se n’è andata stava ancora canticchiando il motivetto di Ode al reggiseno di Jo Squillo )
Comunque, questo è il risultato parziale. Sarebbe bellino se ogni volta che vado avanti con l’armadio pubblicassi gli sviluppi qui sul blog! Sì, che idea geniale, dai! Naa, non lo so se mi va.

On air: Sound of arrows, There is still hope

Through the fear and fire
Past love and lust for gold
Within the darkest hour
There is still hope

And in the dead of night
Out somewhere in the sky
The sun will always shine
Burning with hope

And it will never ever go away

After all their lies
And how it haunted me
And what they made me be
There was still hope

Following the wind
To make it possible
Deep down I knew
That’s what I’ll do

‘Cause it will never ever go away

When all is dead
You’re feeling mislead
Just let it go, let it go away

Words they said
Have gone to your head
Just let it go away

Through the fear and fire
Past love and lust for gold
Within the darkest hour
There is still hope
That you’ll come back to me

And you would never ever go away

When all is dead
You’re feeling mislead
Just let it go, let it go away

Words they said
Have gone to your head
Just let it go away

Now feel my heart it’s racing
Carrying the flame
All my bones are aching
I’ll never be the same

Climbing up the endless
Learn to be your own
Drums sounding like thunder
Bring the boys back home

6 commenti
  1. Jay
    Jay dice:

    wow! verresti a vivacizzare anche il mio armadio? :)oh, ma lo sai che ho citato T'appartengo (una vera perla!) in un post di prossima pubblicazione e che, giusto due giorni fa, ho scoperto i Sound of Arrows?! ora lo sai 😉

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  2. Melinda
    Melinda dice:

    Ma sei un artista!!! Se vorrai mostrarci l'andazzo dei lavori mi farebbe davvero piacere, adoro queste cose!!!Comunque il tuo "scacioso" credo sia interscambiabile con il mio "scasciato" letto con "sci" dolce (come te :D!)

    Rispondi
  3. Ale [Tredici]
    Ale [Tredici] dice:

    @Nora: lo è! 🙂 Buon anno a te@Jay: Ambra, electro e l'armadio. Potrebbe essere un buffo seguito per le Cronache di Narnia@economistapercaso: mmmhhh… Vedremo!@Melinda: sìsì, anche il mio "scacioso" si legge così, con la c strascicata alla toscana. O meglio: si dovrebbe leggere come italiano vuole, ma a me non riesce…

    Rispondi

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