Ieri, le rane.

Ieri un mio amico sosteneva che non esistesse la predisposizione allo studio: lui non ha momenti in cui è più concentrato; lui non trova che ci siano periodi in cui riesce a studiare meglio; lui si costringe a studiare, perché se lo facesse per piacere non studierebbe mai, “piuttosto lavorerebbe sei ore di fila nell’orto”. Poi, per carità, questo mio amico prende tutti votoni. 

Io non la penso allo stesso modo. Altrimenti non sarei stato lì, ad aspettare il pullman delle 16. Dopo due ore che non riuscivo a concludere niente ho deciso che per un giorno avrei potuto anche non rimanere in facoltà fino alle sei. Anche perché sarebbe stato tutto tempo sprecato: dopo una mattinata improduttiva, mi ero messo in laboratorio e l’unica cosa che mi era riuscita fare è stata una sequenza abbastanza deprimente di test di Facebook, i quali mi hanno ricordato:
1) che sono acidissimo,
2) che il fucile d’assalto con cui ho più feeling è l’mp5 (che per me può essere un formato musicale, al limite…),
3) che il personaggio di Fabrizio de André che mi rappresenta è un matto,
4) che tra Illuminista, Romantico e Decadente sono decadente (ho ripetuto tre volte il test per farmi venire quel risultato! L’autore del test è un pochetto confuso al riguardo…).

E la consapevolezza di stare sprecando un enorme quantità di tempo mi faceva ancora più arrabbiare. Non ero per niente di buon umore, ed anzi ho l’impulso di sputare qui sopra ogni sfumatura del mio stato d’animo di ieri. Ma sarebbe una cosa volgare, e comunque poco interessante.

Dopo qualche ora di tormento, ho fatto la cartella e sono andato a prendere il pullman. E poi in città. Dovevo dare un senso alla giornata, e mi è venuto in mente che proprio il giorno stesso era uscito il nuovo album dei Baustelle. In realtà avevo intenzione di scaricarlo. Poi però non ho resistito. Non compro mai dischi, per una volta si può fare! 

Eccolo. accolto alla perfezione dagli altri oggetti del comodino. Si vede che è in posa. Le opere d’arte sono sistemate a regola d’arte. Ossia, tra libri e lenti a contatto.




Eccolo. I Mistici dell’Occidente. Mio. Non è l’album che mi aspettavo, ma non ne sono deluso. Il rock mistico e spietato del Baustelle si incupisce e al contempo si eleva. Come da titolo, risuona misticheggiante. A livello di testi è più maturo dei precedenti, forse troppo maturo per me. Maturità significa malinconia. Per il tempo che passa, per gli amori vissuti senza passioni, per l’esagerata importanza data all’immagine. Pesci avvelenati in mezzo al mare. 
Probabilmente tornerò a scrivere dei Mistici. Ormai si sa che sono completamente patito dei Baustelle. Nel frattempo, vi lascio con una canzone che mi ha colpito molto, perché sembra stata scritta appositamente per ieri. La dedico a… boh, la dedico a te




Baustelle – Le rane




Mentre scoprivamo il sesso
ignari di ciò che sarebbe poi successo
dopo la maturità
eccoci che attraversiamo i girasoli
bucanieri nati
andiamo via dalla realtà
dalle case popolari

che fine hai fatto
ti sei sistemato
che prezzo hai pagato
che effetto ti fa
vivi ancora in provincia
ci pensi ogni tanto alle rane?
l’ultima volta ti ho visto cambiato
bevevi un amaro al bancone del bar
perchè il tempo ci sfugge
ma il segno del tempo rimane

nelle notti estive e nere
solo lucciole a guidarci nell’oscurità
un’era fa
la crudele pesca delle rane
in uno stagno usato per l’irrigazione
io e te
fratello mio
con gli ami e la torcia

che fine hai fatto
ti sei sistemato
che prezzo hai pagato
che effetto ti fa
vivi ancora in provincia
ci pensi ogni tanto alle rane?
l’ultima volta ti ho visto cambiato
bevevi un amaro al bancone del bar
perchè il tempo ci sfugge
ma il segno del tempo rimane

ma voglio immortalarti e ricordarti così
coi sandali e il coraggio di Yanez
e porterò morendo quella gioia corsara con me

io nel frattempo me ne sono andato
se vuoi ti ho tradito
che effetto mi fa
la piscina di un agriturismo
ha coperto le rane
l’ultima volta che ti ho salutato
poi sono scappato nel cesso del bar
ed ho pianto sul tempo che fugge
e su ciò che rimane





3 commenti
  1. sospesanelviola
    sospesanelviola dice:

    anch'io sono una patita dei baustelle. li ho scoperti con la malavita, ma li ho amati con amen, a mio parere l'album più bello. questo l'ho ascoltato un pò tramite youtube, ma a breve comprerò anch'io la versione originale del cd (loro un pò di soldini se li meritano vista la loro bravura!)ps. cmq il 30,cioè domani uscirà anche il primo libro di bianconi

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