• Una palestra pulita, illuminata bene

    Trilogia della palestra: capitolo primo

6 MAGGIO 2014
Beh… cazzate

Ho cominciato ad andare in palestra, anche se non posso dimostrarlo. Davvero: mi farei molto volentieri i selfie allo specchio ma mi vergogno, mi sento così cretino. È strano, perché non mi vergogno per niente a farmi i selfie coi miei cuginetti, nel mezzo di un cantiere disagiato, con la copertina di Famiglia Cristiana su Papa Bergoglio, al bingo, prima della nuova puntata di Game of thrones, col ciobar, mentre faccio finta di dormire, con un gatto, sotto la Mole, in pausa caffè, mentre scelgo i calzini da Tezenis, eccetera eccetera.

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A ogni modo, ho iniziato la palestra per vari motivi. Innanzitutto perché ho letto da qualche parte che rilascia una sostanza che finisce con “orfine”, tipo, che è un ormone che quando viene liberato genera benessere, e talvolta mi piace essere felice. E poi ho questa curiosa ambizione di diventare più bellino. Sono rimasto traumatizzato quando mia madre mi portò dal dermatologo, una dozzina di anni fa circa. Mi disse che avevo troppi brufoli e che conseguentemente non avrei mai potuto “andare a donne”, cit. Ora, al di là del fatto che alcuni medici non capiscono un tubo, la questione sostanziale è che si è insinuato in me il sospetto che per piacere bisogna piacere esteticamente.

Non è vero, non sono troppo paranoico sull’aspetto. Un bel giorno mi sono svegliato e guardandomi allo specchio ho deciso che mi andavo bene così. Diciamo, comunque, che la palestra è un concentrato di fauna umanoide davvero particolare. C’è un sacco di gente obiettivamente orrenda che crede che pomparsi i muscoli serva per avere un volto attraente, e c’è anche un sacco di gente che in effetti giudica attraente una persona obiettivamente orrenda ma con i muscoli pompati. Ma magari sono tutti molto simpatici come me.

Poi c’è l’istruttore ispanico, che è un tronco di manzo non da poco. È lì perché dovrebbe fare un tirocinio per la sua facoltà di scienze motorie o come si chiama, ma sostanzialmente il suo ruolo è quello di provarci con le ragazze. È molto sexy quando cerca di spiegarti il funzionamento delle macchine, perché ha quella pronuncia tipicamente spagnola che consiste nel parlare come se avesse un guscio di pistacchio tra i denti. Ha questa specie di lisca geografica. Come Baricco, solo che se scrivesse dei romanzi darebbe il nome ai capitoli, il mio istruttore ispanico. Prima è venuto da me dicendomi di alzare il sellino della macchina perché stavo sbagliando, a me sembrava strano però ho obbedito perché a lui obbedirei sempre, poi però ha detto che era troppo alto e allora l’ha alzato lui e ha detto Ecco, così è perfetto, e io non ho fatto notare che era esattamente come l’avevo prima che mi correggesse, bensì ho detto Grazie, e lui ha detto Nada.

Nada y pues nada y pues nada, ho pensato io.

Roba affine
11 commenti
  1. Doctor Ci.
    Doctor Ci. dice:

    Speravo pure io rilasciasse le endorfine, ma io a fine allenamento sono uno straccio peggio di Valeria Marini dopo la fine del matrimonio e la sola cosa che voglio è morire sotto la doccia come in Psycho!:)

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  2. Federica R
    Federica R dice:

    Anche io mi sono iscritta da poco in palestra e si la fauna maschile è stramba e puzzolente, e troppi si fanno di steroidi cosa che oltre a farli sembrare gonfiati con la pompa che gonfia le ruote della macchine gli sgonfia parti più importanti! Comunque gli istruttori li scelgono gnocchi come base, c'è se non sei uno strafigo non puoi fare scienze motorie evidentemente! Il selfie che dovresti farti è tu e Baricco in palestra 😛

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  3. Tiz
    Tiz dice:

    Oddio sì. Se ti fai un selfie con Baricco in palestra supererai di gran lunco il record di retweet della famosa foto degli oscar.Però l'immagine di un guscio di pistacchio fra i denti è devastante. Voglio dire, è fastidiosa solo a pensarci!

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  4. Sara T.
    Sara T. dice:

    E' una bella accozzaglia di gente la palestra. Da parte mia ti citerò anche la fauna femminile che, non so se tu hai già visto e se bazzica proprio quella palestra, talvolta osa venire con pantacollant supermegaattillati che non lasciano nulla all'immaginazione, top o canotte supermegastriminzite che non coprono niente e un trucco che farebbe invidia a Moira Orfei. Ma era una palestra o una discoteca? Talvolta mi sfugge…Poi vedi me con la faccia stanca, la faccia slavata talvolta con un po' di occhiaie, i capelli raccolti in una pinza e una maglietta e un pantalone comodo per di più anonimi. Ma ci piace così.

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